OLIMPIADI DEBATE: IL BARUFFI RISPONDE PRESENTE

La squadra di Ceva rappresenterà il Piemonte alle nazionali

Una squadra giovane, nata poco più di un anno fa, che si è formata solo per qualche mese in presenza e poi, per un anno, ha continuato il percorso nell’epoca della DAD, tra mille difficoltà e complicazioni legate alla didattica digitale che ha sconvolto il mondo della scuola.

Una squadra che si è affacciata nel mondo del Debate con iniziale timidezza, pesce rosso in mezzo agli squali,  quasi smarrita - ma solo in apparenza - tra le squadre più scafate dei Licei di Torino, Alba e Cuneo, solo per citarne alcuni.

Una squadra che decide di non mollare, nonostante tutto: l’avventura è troppo bella per gettare la spugna. Anche perché i risultati si vedono da subito: alla prima finale regionale ( febbraio 2020) non vincono per un soffio, sono secondi dietro al Cavour di Torino, ma ricevono l’encomio della giuria: c’è stoffa, si vede sa subito.

I ragazzi della Val Tanaro non si sono mai scoraggiati e non si sono fatti intimorire dagli squali: erano consapevoli delle loro capacità, delle loro potenzialità, stimolati e sostenuti da tutto il corpo docente del Baruffi, che ha creduto nei suoi ragazzi, da subito.

Così accade che una squadra di un piccolo paese della provincia di Cuneo sbaraglia alla finale regionale di selezione per le Olimpiadi che si  è svolta sabato 27 febbraio. E vince. Stravince. Perché in finale ci sono nuovamente loro, i ragazzi del Cavour. Stavolta, la spunta il Baruffi.

Ora saranno loro, i ragazzi del Baruffi, a rappresentare il Piemonte alle Olimpiadi nazionali. Solo una squadra per regione può accedere infatti alle finali nazionali.

Saranno dunque Giorgia Fontana (5B Liceo), Ciro Mazza (5A Liceo) e Pietro Barel Azzoaglio (2 Liceo) a rispondere presente e battersi nuovamente nelle sfide dialettiche su argomenti preparati o improvvisati, a seconda delle scelte della giuria.

“È stata dura, oltre dieci ore davanti al computer - hanno commentato i debaters oggi - Ci hanno chiesto di collegarci su Meet fin dalle 8 del mattino e abbiamo finito ben oltre le 19, ma la fatica è stata ripagata”.

I Debaters del Baruffi di Ceva, orgogliosi di rappresentare la Regione Piemonte, continueranno gli allenamenti già a partire dai prossimi giorni, in vista della competizione nazionale che si terrà dal 19 al 24 aprile 2021.

Oltre ai tre debaters ufficiali, la squadra è composta anche dalle riserve Greta Piacenza , Benedetta Cardone ( entrambi 2Liceo)  e Riccardo Franco (5AFM), che hanno contribuito alla vittoria finale partecipando a tutti gli incontri, organizzati e seguiti dalla docente Barbara Gamerra, sostenendo i loro compagni nella “guerra” che si combatte con le parole ma anche tanta conoscenza. Loro, hanno dimostrato di averle entrambe: forma e contenuto. 

L’Avanguardia educativa del Debate, promossa con specifiche azioni dal Ministero dell’Istruzione consente ai  giovani l’acquisizione di preziose competenze, quali la visione multi prospettica della realtà, lo sviluppo del pensiero critico e del rispetto del punto di vista altrui.

Imprescindibile l’acquisizione di specifiche tecniche di public speaking, che permettono ai ragazzi di imparare a parlare in pubblico, gestendo l’ansia e l’insicurezza. A tutto ciò va ad aggiungersi la capacità di ricercare argomentazioni forti, di sostenerle e di costruire un ragionamento logico e fluido, che in gergo tecnico segue il modello AREL (Argomentare, Ragionare, ricercare Esempi, raccordare con il Linkback)

Nella giornata di sabato hanno dovuto sostenere la tesi “contro” sia nel Debate tecnica impromtu, (improvvisazione su un argomento dato dalla giuria al momento), sia in quello preparato, ovvero un argomento assegnato per tempo ai ragazzi che devono però esercitarsi sia nei pro che nei contro, perché la posizione in merito viene sorteggiata il giorno della gara.

L’argomento preparato riguardava la questione sulle carceri: “Il carcere deve diventare un sistema che non costituisce oneri economici per lo Stato italiano”

Nonostante loro si sentissero più pronti nell’argomentazione “pro”, la sorte gli assegna il “contro”, sia nelle gare preparatorie che nella finale.  È destino, vincono lo stesso. Ma più che di destino, meglio parlare di abilità e competenza: con queste armi il Baruffi volerà alle Olimpiadi nazionali e tutto il Piemonte deve essere orgoglioso di questi ragazzi.